La viola del pensiero, o pansè, è un fiore che per crescere preferisce un clima fresco, ed è perfetto sia per i giardini primaverili che per quelli autunnali. Le viole del pensiero hanno petali sovrapposti a forma di cuore e una delle gamme di colori più ampi con motivi luminosi e piuttosto graziosi. Le viole del pensiero rappresentano tra l’altro un buon modo per colmare il cambio delle stagioni con una pianta vivace e con una crescita prosperosa.
Caratteristiche generali
La viola del pensiero, nota con il nome botanico di Viola Tricolor e appartenente alla famiglia delle Violaceae, è particolarmente apprezzata per decorare sia bordure che fioriere. Questo esemplare si produce dall’autunno alla primavera in climi miti. Le viole del pensiero sono ampiamente disponibili e relativamente facili da coltivare, e premiano i coltivatori con una moltitudine di fiori attraenti durante la stagione fredda. La viola del pensiero è una pianta biennale molto resistente, anche se generalmente viene coltivata come annuale. Nelle zone con clima estivo molto caldo e inverni miti viene avviata dal seme in estate, piantata in autunno e coltivata all’aperto durante la primavera. Queste piante sono abbastanza compatte, generalmente crescono da 15 a 22 cm di altezza e 15 di diametro e hanno un rapido tasso di crescita. I fiori sono di colore viola, mentre le foglie di una tonalità verde chiaro o scuro con una tessitura da media a fine. I fiori che contengono cinque petali arrotondati possono essere costituiti da un unico colore con linee nere che si irradiano dal centro, o una faccia con una tonalità diversa al centro del fiore rispetto ai bordi. Premesso ciò, vediamo come coltivare la viola del pensiero e quali tecniche e accorgimenti conviene adottare per massimizzare la resa in termini di fioritura e cura.
Esposizione e clima ideali per la viola del pensiero
Compatte e con scarsa manutenzione, le viole del pensiero sono ideali per allestire bordure e per infilarsi tra pareti rocciose e sentieri purché possano essere rimosse in estate. Sono un’ottima scelta per i contenitori da allestire ad inizio e fine stagione, e per il giardino nel periodo primaverile quando il fogliame stesso inizia a sbiadire. La maggior parte delle viole del pensiero non diventano molto alte, e se ciò si verificherà, tenderanno ad abbattersi su un lato. Le piante tradizionali fioriscono dall’autunno alla primavera, è consigliata in condizioni di ombra parziale poiché consente alla pianta di rimanere fresca e continuare a fiorire più a lungo. Non amano affatto il caldo e di conseguenza inizieranno a diminuire come quantità man mano che le giornate si riscaldano.
Periodo di fioritura
Le viole del pensiero animano il giardino per tutto l’inverno, ma questo non è tutto; infatti, con lo sviluppo di nuovi tipi di queste piante (ibridi) il tempo di fioritura può durare tutto l’anno. Le viole del pensiero tra l’altro hanno stagioni di fioritura diverse e in base a specifiche zone climatiche. In generale, questo significa che i fiori colorati e la facile manutenzione ne rendono possibile la coltivazione durante l’inverno nelle regioni meridionali, in estate in quelle settentrionali e in autunno nelle zone intermedie. In molte aree, le viole del pensiero vengono coltivate come piante annuali.
Terreno, irrigazione e concimazione della viola del pensiero
Le viole del pensiero crescono facilmente dal seme ma impiegano molto tempo per maturare, quindi dovrebbero essere avviate abbastanza presto in casa (circa 10-12 settimane prima dell’ultima data di gelo). Una volta che germogliano a circa una settimana prima del trapianto in giardino, le piantine vanno adagiate in un luogo all’aperto e ben riparato durante il giorno. Le viole del pensiero hanno bisogno tra l’altro di un terriccio universale e ben drenato, ed è per questo motivo che conviene aggiungere della sabbia di fiume. Per quanto riguarda invece le innaffiature, va aggiunto che quando la pioggia non fornisce un’irrigazione adeguata, deve avvenire al mattino in modo che il fogliame abbia la giusta intensità di sole e che per il resto della giornata si asciughi, usando annaffiatoi che si trovano comodamente in commercio anche su internet. Per ottimizzare la resa di una coltivazione di viola del pensiero, è importante inoltre sottolineare che alle innaffiature regolari conviene incorporare un fertilizzante granulare specifico proprio per le Violaceae. Se poi il terreno è povero o non drena bene, per migliorarlo è opportuno aggiungervi del materiale organico come ad esempio foglie tritate, letame o compost. Anche della torba sminuzzata ricavata da cortecce d’albero essiccate serve ad ottimizzare il drenaggio del suolo. A margine va aggiunto che una seconda applicazione di fertilizzante (granulare) si può ripetere in tardo autunno e all’inizio della primavera, cospargendolo sul suolo in modo uniforme e intorno alle piante, per poi grattarlo con un rastrello o con la punta di una zappa.
Moltiplicazione per seme e per talea
Se le piante non sono morte, le viole del pensiero lasceranno cadere i loro semi che attecchiscono prontamente. Nei climi più freddi, proprio per questo motivo è molto facile vedere che la primavera successiva porta un grande gruppo di piantine nate spontaneamente dove si trovavano quelle vecchie. Tuttavia, la maggior parte sono degli ibridi e i semi che producono non cresceranno in piante che assomigliano ai genitori. Tale caratteristica genetica non è sempre una cosa negativa, poiché affidandosi a madre natura si può spesso apprezzare il risultato davvero sorprendente soprattutto dal punto di vista estetico. Ad esempio, in un appezzamento di viole del pensiero piantate nell’arco di un anno, potrebbero auto-seminare in un gruppo di Viola Tricolor nell’anno successivo. Premesso ciò, il modo migliore per coltivare le viole del pensiero dal seme è acquistare questi ultimi della stessa natura, dopodiché basta versarli su una teglia, inumidirli e tenerli coperti con della plastica nera fino a quando i semi non germogliano (circa due settimane). Trascorso tale tempo, si può rimuovere la plastica e trasferire il vassoio in un luogo luminoso avendo l’accortezza di mantenere il terreno ben umido. Quando le piantine si sviluppano di pochi centimetri, si possono trapiantare in piccoli vasi e farle crescere in un luogo luminoso fino al momento della messa a dimora all’aperto. Per quanto riguarda invece la riproduzione per talea della viola del pensiero, in primo luogo va detto che il taglio dei germogli laterali deve essere effettuato all’inizio della stagione estiva, dopodiché bisogna interrarli in un vaso con un mix di terriccio universale e sabbia equamente diviso. Alla fine, si procede con un’innaffiatura e il contenitore va adagiato in un luogo piuttosto ombreggiato.
Potatura della viola del pensiero
I giardinieri professionisti apprezzano in modo particolare le viole del pensiero non solo per la loro bella infiorescenza, ma anche per la robustezza e per i colori unici che possono regalare. Sebbene botanicamente perenni e biennali, le viole del pensiero vengono spesso coltivate come annuali ed in tal caso la potatura non è richiesta. Se svolto correttamente, tuttavia questo compito può aiutare a proteggere la pianta da alcune malattie e massimizzare lo spettacolo della fioritura. Le raccomandazioni per la potatura delle viole del pensiero sono applicabili a tutte le piante indipendentemente dal fatto che vengano coltivate come annuali, perenni o biennali. Le viole del pensiero hanno infatti degli steli molto sottili, quindi i potatori o le cesoie da usare a mano sono decisamente appropriati per il taglio. Premesso ciò, i fiori che sono appassiti e hanno perso il loro colore si possono rimuovere tagliando o pizzicando il gambo. Gli steli tuttavia si recidono alla base in modo che il taglio sia coperto dalle rimanenti foglie della pianta. Questo compito viene svolto per ridurre il rischio di malattie e per migliorare l’aspetto generale della pianta stessa.
Malattie più comuni
Le viole del pensiero non sono generalmente influenzate da malattie o insetti. Tuttavia, le lumache rappresentano un potenziale pericolo in quanto notoriamente mangiatrici di foglie. Preparare delle trappole in questo caso è conveniente oltre che semplice; infatti, basta ad esempio cospargere un po’ di farina fossile intorno alle piante. Se invece si osservano segni di muffa o funghi, conviene portare una foglia nel vivaio per una corretta identificazione e per ottenere il prodotto ideale per il trattamento. A margine va altresì aggiunto che di tanto in tanto alcuni afidi potrebbero attaccare le viole del pensiero, per tale motivo vale la pena optare per un sapone insetticida che è l’ideale in quanto i suoi principi attivi sono sufficiente per rimuoverli. Infine, bisogna prestare una certa attenzione a non uccidere gli afidi con un forte getto d’acqua, poiché le viole del pensiero sono piccole e delicate e quindi soggette a spezzarsi.
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